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L'ORECCHIO DI VENERE - CROCE ROSSA Asti e NIG

 "Stai al tuo posto, Eva"

CON IL PATROCINIO
CON IL CONTRIBUTO

La violenza domestica risulta essere la forma di violenza

più pervasiva che continua a colpire le donne

in tutto il nostro Paese. 

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Sono dure le parole dell’inviata ONU Rashida Manjoo a proposito della violenza contro le donne in Italia: “La violenza è una forma di comportamento abituale e quella in casa è la forma più ampia che affligge le donne  e riflette un crescente numero di vittime di partner, di mariti, di ex fidanzati [...] Purtroppo, la maggioranza delle manifestazioni di violenza non sono denunciate, perché vivono in un contesto culturale maschilista dove la violenza in casa non è sempre percepita come un crimine; dove le vittime sono economicamente dipendenti dai responsabili della violenza”.

 

Ma come può essere che succeda tutto ciò nella “civile” Europa, e, in particolare, nella “civile” Italia? Il fenomeno certamente è complesso e non si può banalizzare ricorrendo a facili moralismi e stereotipi. Rientra nella tipologia della violenza in generale e, da che mondo è mondo, la violenza ha sempre accompagnato la vita degli uomini.

 

Ciò non ci può però portare alla conclusione del fatalismo e dell’immobilismo, al contrario ci deve spronare a un’azione sempre più incisiva e possibilmente efficace. Intanto l’azione di contrasto alla violenza sulle donne deve essere percepita e valutata per quello che è: un reato, una piaga sociale, un problema, che riguarda tutta la società, tutti noi e ciascuno di noi.

Bisogna affrontare il problema centrale: cambiare la mentalità degli uomini (e delle donne).
Per arrivare a qualche risultato bisogna procedere sul doppio binario della repressione e dell’educazione, della cultura dell’individuo. L’una senza l’altra non sono risolutivi.

 

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In questo contesto culturale si colloca la proposta del Centro“L’Orecchio di Venere” e dell’Associazione Culturale NIG  Nuove Idee Globali .

La collaborazione tra le due realtà nasce con l’obiettivo di superare la cultura del fatalismo e dell’immobilismo, spronando a un’azione sempre più incisiva e possibilmente efficace per superare la piaga sociale della violenza sulle donne.

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  LO SPETTACOLO STAI AL TUO POSTO,EVA

     16-17-18 MARZO 2018  -  CASA DEL TEATRO ASTI 1    

Stai al tuo posto Eva
Stai al tuo posto Eva
Stai al tuo posto Eva
STAI AL TUO POSTO EVA
STAI AL TUO POSTO EVA
STAI AL TUO POSTO EVA
STAI AL TUO POSTO EVA
STAI AL TUO POSTO EVA
STAI AL TUO POSTO EVA
STAI AL TUO POSTO EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
STAI AL TUO POSTO, EVA
Margherita Piubelli
Margherita Piubelli
stai al tuo posto,Eva
stai al tuo posto,Eva
Alberto Barbi
Margherita Piubelli

STAI AL TUO POSTO,EVA

 

di Sergio Buffa

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Con Alberto Barbi e Margherita Piubelli

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Regia di Alessio Bertoli

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Event planner Loredana Bosio

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Foto a cura di Alessandro Davide Pujia

e Alberto D'Anna

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NOTE DI REGIA e DELL'AUTORE 

 

Uno spettacolo teatrale dichiaratamente maschilista come manifesto  per una campagna antiviolenza sulle donne.

Una visione senza filtri e senza barriere della realtà attuale, della mentalità corrente.

Voci maschili: quella dell'autore, quella del regista, quella dell'attore.

Un'unica presenza femminile: starà al suo posto Eva?

 

CROCE ROSSA ITALIANA comitato di Asti  e L’ORECCHIO DI VENERE hanno scelto il Teatro come forma di  comunicazione, di trasmissione di un pensiero, di un’emozione, di un concetto : “non si ride da soli”, per ridere bisogna essere in più e lo stesso vale per la commozione e il pianto.

Hanno scelto il teatro sociale, di comunità, educativo, perché costituisce la nuova frontiera del teatro e, probabilmente, anche la nuova frontiera delle campagne di sensibilizzazione; perché è espressione, formazione e interazione di persone, gruppi e comunità e si caratterizza per lo stretto rapporto tra individuo (il teatro) e gruppo (il sociale), a loro volta in relazione con la vita istituzionale. Non ha come obiettivo primario il prodotto estetico, il mercato e l’intrattenimento, ma ha come finalità il processo di costruzione pubblico e privato degli individui.

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Com’è nata la sceneggiatura “Stai al tuo posto,Eva”. Note dell’autore

Ogni volta che compariva davanti a me la parola femminicidio, qualcosa dentro di me si muoveva: un'inquietudine, un disagio, e sempre mi chiedevo che cosa avrei potuto fare io, di concreto, come uomo, come maschio, per evitare che accadesse di nuovo.

Una grande utopia.

Il tema, a teatro, è sempre stato trattato dal lato femminile, mancavamo noi, grandi assenti.

E allora, ecco questa pièce. Uomini in scena, uomini protagonisti. Con la loro visione delle relazioni affettive, con la loro possessività, con le loro pulsioni: sviscerate e messe a nudo in un bar. Avventori occasionali che convergono sul tema donna. E danno il peggio. Siamo tutti coinvolti. Beh, è più facile pensare che non ci riguardi, che noi siamo diversi. Ma diamo un'occhiata in questo pozzo nero e vediamo se qualcosa ci appartiene, se è anche nostro. Potremmo scegliere poi, consapevolmente, altre strade.

Sergio Buffa

 

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L'AUTORE

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Sergio Buffa nasce a Villafranca Piemonte (TO), impiegato nel settore sviluppo tecnico e investimenti di un’azienda alimentare, nel tempo libero frequentatore assiduo di sale cinematografiche. Ha una formazione di base teatrale e di sceneggiatura, conseguite con corsi, seminari e laboratori.

Convinto sostenitore che anche la cultura migliora la qualità di vita, le relazioni, il benessere del singolo e della comunità.

In occasione dei vari “Infinity festival”, diventati poi “Alba film festival”, si avvicina sempre più al mondo del cinema, frequentando stage e corsi, tra cui uno specifico e approfondito sulla sceneggiatura: “Scrivere (per il) cinema: gli strumenti dello sceneggiatore- Luca Aimeri, AIACE Torino 2004”. In occasione di un “Alba film festival” conosce Pupi Avati, che legge la sua prima sceneggiatura, “Un’alba diversa” e lo incoraggia a scrivere la sua seconda sceneggiatura "Gli eretici di Monforte".

“Il mio desiderio è che questa sceneggiatura si possa concretizzare in un film, creando lavoro, valori etici ed economici, per la nostra terra e la gente che ci vive. Il cinema è un settore strategico importante, capace di creare ricadute promozionali, economiche e occupazionali uniche a maggior ragione che il nostro territorio ora fa parte della tutela dell’Unesco.”

Intanto scrive “Stai al tuo posto, Eva” …

L'ATTORE

Alberto Barbi nasce a Torino. La sua formazione artistica vede: Scuola di recitazione teatrononteatro di Roberto Petrolini e Michele di Mauro, Workshop con Mamadou Dioumé, con Alejandro Jodorowski, stage di mimo con Franco Cardellino, Biomeccanica con Giovanni Trabaldo, Corso per animatori teatrali organizzato dal Gruppo della Rocca. Si diploma scuola di circo Flic (To) riconosciuta Fedec.

Attore di teatro e di cimema.

L'ATTRICE

Margherita Piubelli nasce ad Asti . La sua formazione artistica inizia a soli 7 anni presso la scuola Teatralmente diretta da Alessio Bertoli e continua tutt'ora.

Ha già nel suo curriculum alcune importanti esperienze nel teatro professionistico: "La parola smarrita" (trailer a lato) "Landru', l'amante letale" "Volevo solo ammazzarne venti" "Il barbiere di Siviglia" e la partecipazione al progetto internazionale " I can hear you now" di Dayana Marconi

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IL REGISTA

Alessio Bertoli nasce ad Asti. Autore,regista,attore,formatore teatrale, presidente di Nig

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Elisa Chechile

Elisa Chechile Presidente del Centro Antiviolenza L'Orecchio Di Venere

Loredana Bosio

Loredana Bosio Curatrice del progetto

PRESS/SOCIAL 

TRA LE TANTE CRITICHE POSITIVE RIPORTIAMO QUELLA DI RENATA SORBA PUBBLICATA SU ATNEWS E SU LA STAMPA

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